3° Trofeo S. Barbara a Colleferro

di Luigi Capogna

La società“ASD Boxe Colleferro” del Presidente Enzo Campoli ha dato vita, nell’accogliente struttura Pala Olimpic della cittadina della Valle del Sacco, al 3° Trofeo Pugilistico “S. Barbara” in onore della Patrona,  rivelatosi  una vera festa e un trionfo eccitante che ha richiamato un folto e competente pubblico. Il pugile professionista Cristiano Campoli insieme al papà  Enzo si è distinto nell’occasione anche come perfetto organizzatore di una coinvolgente serata di boxe a cui hanno contribuito diversi operatori commerciali del territorio con il main sponsor “Occhiali in cantiere” di Diego Dori,  il patrocinio di tutta l’Amministrazione Comunale ed il sostegno del Consigliere Francesco Guadagno, dell’Assessore allo Sport Sara Zangrilli ed del Sindaco Dott. PierLuigi Sanna,tutti rigorosamente presenti nel parterre a gustare uno spettacolo unico ed emozionante di sport completato per l’occasione da un perfetto servizio di catering dell’attiguo ristorante che ha proposto, in un’area riservata in prossimità del ring, un variegato menù per la gioia anche dei più esigenti palati.

La serata è iniziata con incontri dilettantistici in cui Guerrino Spada e Alessandro Ardovini entrambi della “D. Tiberia Ceccano” hanno avuto la meglio in scioltezza sui pari peso rispettivamente di Emiliano Biagiotti della “Team Boxe Roma” e di Luca Conte della “Colleferro Boxe” mentre il locale Cristian Bianchi e Andrea De Simone della “De Clemente” hanno dimostrato molto ardore per un meritato verdetto finale di parità. Il primo match professionistico, previsto sulle otto riprese, è stato quello che vedeva di fronte i massimi Ivan“Il Terribile” D’Adamo e Sergio Romano entrambi aspiranti al titolo italiano e quindi pronti  per una cruenta e spietata battaglia dove ha prevalso la maggiore freschezza atletica di Ivan D’Adamo che ha costretto, ad un minuto e mezzo del sesto round, all’abbandono lo sfiduciato matesino  che, dopo il verdetto ufficiale, ha annunciato con un nodo in gola  il proprio ritiro dall’attività agonistica.  Per il cassinese D’Adamo ci sarà nel breve la possibilità di battersi per la cintura tricolore detenuta dal campione in carica Luca D’Ortenzi.

Il ceccanese Luigi “Petto d’angelo” Mantegna al suo ottantaduesimo incontro professionistico ha impegnato allo spasimo un coriaceo Patrizio Moroni per tutto l’arco delle sei previste riprese raccogliendo applausi a scena aperta a dimostrazione di una perfetta e scrupolosa preparazione senza risentire minimamente l’abissale differenza anagrafica di ben venti anni in un confronto tra due generazioni in cui ha perso solo il verdetto ma non la fierezza di battersi con il solito coraggio ed impegno.

Il beniamino di casa Cristiano Campoli al suo secondo match da professionista ha potuto usufruire del continuo incitamento da parte del suo affettuoso e caloroso pubblico che lo ha accompagnato per  tutte riprese contro il tenace ungherese Zoltan Bogdan . Sempre composto negli attacchi, Campoli si è distinto per la buona vena di alcune combinazioni  mentre l’ungherese non ha potuto fare nulla, o meglio ha subito la tecnica di Campoli e non ha provato a fare qualcosa, consapevole della sua inferiorità. Una chiara vittoria per il “colleferrino” a cui potrebbero aprirsi nuovi ambiziosi orizzonti sotto l’attenta guida dell’eccellente maestro Giuseppe Tucciarone. Ha chiuso la manifestazione il longilineo Alessio Capuccio assente dal ring dal novembre 2015 dopo il match contro Francesco Lezzi a Latina. Opposto al pari peso medio Ignazio Di Bella ha riportato una netta vittoria ai punti boxando con scioltezza e mantenendo costantemente la distanza dal pericoloso avversario che non ha trovato buone occasioni per scagliare le sue potenti bordate. Un ottimo rientro per il pontino Capuccio che ha palesato indubbie qualità tecniche. Molto bravi anche gli arbitri con una menzione per il diciannovenne Francesco Giovagnoli ex pugile dilettante che solo da pochi giorni ha tolto i guantoni per indossare un’elegante camicia bianca e papillon. Perche la boxe è anche eleganza, è arte, arte nobile,  la ”noble art”. Ma è anche filosofia di vita ed è per questo che ha avuto da sempre moltissimi seguaci, che abbia attirato folle di persone, che abbia creato un giro colossale di denaro e di scommesse e che la sua attuale crisi coincide  con il decadimento dei valori etici nella nostra società. E’ vero a volte si possono incontrare pugili ribelli e aggressivi ma spesso offre esempi di pugili altamente morali, ci racconta storie straordinarie e le lascia raccontare a poeti e letterati famosi di ogni epoca, ci spiega che la boxe è gusto del combattimento e delle regole, con tutto ciò che ad esso è permesso ed è sentimento  di esaltazione e di dominio dentro un quadrato delimitato da sedici corde dove la paura è sconfitta, dove c’è qualcosa di magico e di unico e dove si apprende che la boxe non è un dono ma un mestiere che va sempre imparato, curato, migliorato e coltivato con tanta costanza, determinazione e passione.

Risultati dilettanti:

pesi mosca Guerrino Spada  vp Emiliano Biagiotti; pesi s.leggeri Alessandro Ardovini vp Luca Conte; pesi leggeri Cristian Bianchi pari Andrea De Simone.

Risultati Professionisti:

pesi massimi Ivan D’Adamo vabb Sergio Romano; pesi s. welter Patrizio Moroni vp Luigi Mantegna; pesi superleggeri Cristiani Campoli vp Zoltan Bogdan; pesi medi Alessio Capuccio vp Ignazio Di Bella.

Arbitri: Giovagnoli, D’Erasmo, Marzuoli, De Maldè, Pacor.

Medico di servizio: Dott. Nunziato Testa

Cronometrista: Sandro Nardini

Commissario di riunione: Raffaele Aveni

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